Dopo un paio di tentativi finiti male trovandolo chiuso, sono
finalmente riuscito a visitarlo.
Inizio con le indicazioni logistiche.
Si trova a Rodano, a circa una decina di km dall'idroscalo di
Milano, in via Turati: bella ambientazione su 400 mq circa e 2
piani.
Al piano terra troverete tutti i più importanti scooter
internazionali e italiani, mentre al primo piano sono presenti
la serie completa della produzione Innocenti e una significativa
raccolta di Vespa dal 1946 al 1978.
Veramente curato, con 118 mezzi restaurati o conservati
provenienti da tutto il mondo.
La costruzione nella quale si trova il museo è moderna e
recente, le pareti sono tappezzate dalle vecchie e talvolta
spassose pubblicità dei mezzi esposti.
Ho visto anche mezzi che voi motociclisti non potete nemmeno
immaginare... come gli scooter firmati KTM ( e meno male che si
è messa a fare belle moto ma basta scooter!), gli scooter
cecoslovacchi (drammatici!), la lambretta BICILINDRICA!!!!
(rimasta solo alla fase di prototipo) e la vespa copiata nella
vecchia URSS dalla originale made in Piaggio, con la
caratteristica di essere identica alla nostra ma in scala
maggiorata poichè erano state usate le lamiere di spessore molto
superiore per problemi di robustezza e reperibilità creando
quindi una sorta di iper-vespa!!!
Ben 118 mezzi molto originali, pezzi storici, anche militari
come la vespa Ancma costruita in Francia per l'esercito con
portamortaio incorporato, un pezzo molto raro o lo scooter
blindato americano paracadutabile!!
Ho visto cose particolari come una decina di scooter made in usa
dalle linee più originali che mai, il primo scooter Honda
del 1954...già bellino, la lambretta laminata in oro costruita
per l'attrice usa Jayne Mansfield (che non ho il piacere
di conoscere!!). Insomma veramente di tutto.
Mi sono reso conto di quanta fatica ci sia voluta per dare delle
linee gradevoli agli scooter di oggi che all'inizio erano dei
goffi ammassi di lamiera! Ma anche di come la vespa sia
nata subito bene, bella ed equilibrata.
Da citare che tutti i mezzi esposti sono dotati della propria
targhetta con il nome del fabbricante (spesso sconosciuto e
sparito da decenni!), la data di produzione, il tipo di motore,
la velocità massima e il tipo di intervento che è stato fatto
sul mezzo esposto ( restaurato o conservato).
Aggiungo che l'ingresso è gratuito e che il tutto è dovuto alla
ricerca ed alla passione del sig. Tessera Vittorio che da queste
parti è un guru per qualunque aspetto riguardi le
lambrette.
Consiglio vivamente chi abita in zona Milano e provincia una
visita a questo museo veramente unico per un pomeriggio
domenicale diverso. Da accennare che dietro al museo nell'area
verde che lo ingloba, trova posto un originale bar ricavato nei
vagoni di un vecchio treno ...molto carino.
Il museo è aperto sempre alla domenica salvo accordi per
aperture eccezionali, ed il sito per saperne di più è:
www.museoscooter.it
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